Perché credo che la meditazione sia l’abitudine quotidiana più importante.
Credo che quando vogliamo realizzare qualsiasi cosa nella vita, che sia un obiettivo estetico, sportivo, lavorativo o qualsiasi altra meta che ci diamo, si fallisce non perché non lo si vuole abbastanza ma perché finiamo quasi in automatico dentro abitudini che avevamo prima, quasi come senza rendercene conto di quando accade.
Finiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto per automatismo visti i tanti anni alle spalle, ormai radicati in noi con sistemi di credenze ed azioni correlate.
Ecco, credo che la meditazione quotidiana si pone esattamente nel mezzo. Si pone tra quello che eravamo e quello che sentiamo di essere ma non riusciamo ancora a manifestare.
Perché ci insegna a sentire il presente, ad osservarlo realmente, a non finire nel pilota automatico della nostra stessa vita.
Quando accadrà che stiamo per ritornare a vecchie abitudini, a non fare quello che ci siamo promessi di fare, avere una mente presente, significa interrompere immediatamente sul nascere il fallimento che sta per arrivare.
Questa è la mia personale esperienza dopo 3 anni di meditazione ogni singolo giorno.
Mi ha permesso e mi permette di osservare i miei automatismi, che si sono creati in tanti anni di vita ma che non sento più mi possano rappresentare. Dandomi così la possibilità di fare altre scelte, in linea con ciò che sono oggi.
Come farlo? Basta un timer di 10 minuti per 1-2 volte al giorno, osservando solamente il nostro respiro. Porre la nostra attenzione mentale sulla respirazione, sentire ed osservare l’aria che entra e che esce, ci allena ad essere molto più presenti a noi stessi.
Che è in realtà l’unica cosa che conta veramente.
Dal mio punto di vista non è così rilevante fare molte cose nella vita, quanto essere presenti in ognuna di esse. Sentirle addosso, emozioni, sentimenti. Sentire ogni cosa per sentirci presenti e protagonisti della nostra vita.
Che siano poche o tante le mete realizzate, va in secondo piano rispetto all’importanza dell’essere presenti in ognuna di esse.
10 minuti di osservazione del proprio respiro ogni giorno è l’inizio, lo stimolo giusto, per iniziare a vivere la giornata con presenza, fino a quando andiamo a dormire.
Credo sia questo il grande dono della meditazione.