Profondamente grato a mio padre che da piccolo mi ha trasmesso subito l’insegnamento più grande che potessi ricevere.

I suoi 10 anni di esercito sono riusciti ad entrare in me senza farne esperienza diretta.

Ricordo bene i suoi discorsi quando ero piccolo.

Rimbombano in me come se fossero detti oggi.

Trovare il proprio sogno, trovare la propria meta e lavorare duro, senza fermarsi. Ad ogni costo attraversare ogni mare, ogni oceano, ogni strada e vivere il percorso con profonda passione.
Entrare in connessione con la propria vita e scorrere dentro quello che sentiamo senza permettere alle avversità di fermarci.

Sono grato al paracadutismo e al parapendio che mi hanno messo davanti ad emozioni grandi. Mi hanno insegnato a correrci dentro ed accoglierle anche se sembravano più grandi di me.

Perché solo superando le nostre paure, i nostri automatismi innati, le nostre emozioni più superficiali che cercano di portarci fuori strada, riusciremo in volo a vedere realmente noi stessi.

A vedere chi siamo senza quello strato di confusione che ci copre la visuale.

Sono grato al mio lavoro perché mi permette di dare ai miei ragazzi prima di tutto la mappa da seguire per portare il corpo al massimo del potenziale e questo mi riempie dentro.

È la mia missione di vita.
È il motivo per cui mi sento di essere qui.

Ma oltre a questo mi permette di portare avanti l’insegnamento più grande di mio padre.

Scegliere la propria strada, il proprio cammino e dopo correrci dentro, senza permettere a niente di fermare chi sentiamo di essere.

Non permetterlo specialmente a noi stessi. Imparare a controllare la nostra mente e a dove mettiamo il focus.

Perché diventare padroni della propria mente e del proprio corpo significa diventare padroni della propria vita.

Far uscire realmente il nostro massimo potenziale senza rimpianti.

#mindbodysoul 🌏